Ricerca: evoluzione normativa e di prassi

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Ricorso tributario contro il provvedimento di diniego dell’istanza per la disapplicazione della normativa sulle società di comodo

DOC ID 101747 | pub. 01/02/2012 - agg. 26/09/2025 | 307 B

Il modello di ricorso (che si riferisce ad un vero caso) impugna il provvedimento di diniego e non “aspetta” l’eventuale avviso di accertamento. Pertanto, si impugna il cd...

diniego all’istanza di interpello per le società di comodo prima di ricevere l’avviso di accertamento sulla base dell’indiscussa posizione della giurisprudenza della Suprema Corte e non solo sul tema che ci occupa.

Infatti, non sono mancati i primi responsi della giurisprudenza di merito relativamente al principio affermato dalla Corte di Cassazione con la sentenza 8663/2011, ove la Suprema Corte aveva sancito che, qualora il contribuente debba, per effetto di varie disposizioni normative, presentare un’istanza di interpello all’Agenzia delle Entrate per ottenere la disapplicazione di un determinato regime antielusivo, la tutela giurisdizionale deve essere esperita impugnando in Commissione tributaria il diniego di disapplicazione – cfr Corte di Cassazione 8663/2011; CTP Reggio Emilia 21.9.2011 n. 154, sez. IV, CTP Palermo n. 127/4/2011, CTP Torino n. 5/14/2011 (In questo senso e per un approfondimento si rinvia a A. Cisssello su Eutekne info 2011 del 13.10.2011).
Inoltre il ricorso è molto strutturato in termini di procedura, di merito e brulicante di giurisprudenza. Trattasi di una società esercente attività di ristorazione con due punti vendita.

Verbale di riunione del consiglio di amministrazione per la relazione semestrale sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione

DOC ID 246072 | pub. 10/01/2023 | 69.16 KB

Nelle società di capitali è opportuno (se non addirittura necessario) che risultino regolarmente verbalizzate le attività poste in essere dagli organi delegati...

ai sensi dell’art. 2381 del Codice Civile.
In particolare:- art. 2381, terzo comma, c.c.: “Il consiglio di amministrazione determina il contenuto, i limiti e le eventuali modalità di esercizio della delega; può sempre impartire direttive agli organi delegati e avocare a sé operazioni rientranti nella delega. Sulla base delle informazioni ricevute valuta l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile della società; quando elaborati, esamina i piani strategici, industriali e finanziari della società; valuta, sulla base della relazione degli organi delegati, il generale andamento della gestione”;- art. 2381, quinto comma, c.c.: “Gli organi delegati curano che l’assetto organizzativo, amministrativo e contabile sia adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa e riferiscono al consiglio di amministrazione e al collegio sindacale, con la periodicità fissata dallo statuto e in ogni caso almeno ogni sei mesi, sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla società e dalle sue controllate”.Il verbale proposto è generico ed adattabile a tutte le deliberazioni del consiglio di amministrazione della S.p.A.. Il verbale è conforme alle norme del diritto societario, qualora la decisione sia presa con il metodo assembleare. 
Le disposizioni si applicano anche alle S.r.l., salvo il caso in cui non ci sia un organo amministrativo collegiale e neppure un collegio sindacale o sindaco unico a cui riferire circa l’andamento della gestione della società.
Nella bozza proposta le opzioni, le alternative e in generale ciò che deve essere inserito o eliminato è fra parentesi quadre così come le eventuali ulteriori opzioni.

Crisi d’impresa: le buone prassi e le linee guida del Consiglio superiore della magistratura

PDF ID 245849 | pub. 18/10/2022 | 277 B

Il Consiglio superiore della magistratura (Csm) ha elaborato una raccolta di “buone prassi nel settore delle procedure concorsuali” con l’obiettivo di fornire indicazioni...

per organizzare e governare l’entrata in vigore del Codice della Crisi.

Il documento è diviso in due parti:
- la prima riguarda LE BUONE PRASSI PER I TRIBUNALI e di questa ci occuperemo nel documento in oggetto;
- la seconda parte è relativa alle LE BUONE PRASSI PER LE PROCURE DELLA REPUBBLICA.

Buone prassi nel settore delle esecuzioni immobiliari: linee guida

PDF ID 234149 | pub. 27/10/2017 | 1.02 KB

Linee guida, approvate dal Consiglio Superiore della Magistratura, in materia di buone prassi nel settore delle esecuzioni immobiliari.

per organizzare e governare l’entrata in vigore del Codice della Crisi.

Il documento è diviso in due parti:
- la prima riguarda LE BUONE PRASSI PER I TRIBUNALI e di questa ci occuperemo nel documento in oggetto;
- la seconda parte è relativa alle LE BUONE PRASSI PER LE PROCURE DELLA REPUBBLICA.

Normativa

per organizzare e governare l’entrata in vigore del Codice della Crisi.

Il documento è diviso in due parti:
- la prima riguarda LE BUONE PRASSI PER I TRIBUNALI e di questa ci occuperemo nel documento in oggetto;
- la seconda parte è relativa alle LE BUONE PRASSI PER LE PROCURE DELLA REPUBBLICA.

Uso ed abuso del concordato preventivo nella prassi pratico operativa

PDF ID 87189 | pub. 10/12/2010 | 154 B

Presupposti di fatto per il ricorso allo strumento del concordato preventivo.

per organizzare e governare l’entrata in vigore del Codice della Crisi.

Il documento è diviso in due parti:
- la prima riguarda LE BUONE PRASSI PER I TRIBUNALI e di questa ci occuperemo nel documento in oggetto;
- la seconda parte è relativa alle LE BUONE PRASSI PER LE PROCURE DELLA REPUBBLICA.

Speciale normativa Antiriciclaggio

Tutte le notizie e gli strumenti per evitare sanzioni (anche penali)

per organizzare e governare l’entrata in vigore del Codice della Crisi.

Il documento è diviso in due parti:
- la prima riguarda LE BUONE PRASSI PER I TRIBUNALI e di questa ci occuperemo nel documento in oggetto;
- la seconda parte è relativa alle LE BUONE PRASSI PER LE PROCURE DELLA REPUBBLICA.

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